Busto di Sabazio

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Busto di Sabazio
Busto di Sabazio
Sala XIV. Antiquarium Romanum, bronzi, statue, vasi e arredi

Il busto raffigura Sabazio, nudo eccetto per il mantello che copre una sola spalla, recante come attributi una pigna e un ramo con serpente, mentre un’aquila poggia sulla spalla destra. Alla base sono rappresentati un Mitra in atto di uccidere il toro, un cratere, una testa di ariete, una focaccia divisa in otto parti.
Sabazio è una divinità multiforme, oggetto di un culto misterico e sincretistico [cfr. Mano del culto di Sabazio]. Il dio, originario forse dall’Asia minore, è noto nella Grecia classica (citato nelle Rane di Aristofane), mentre a Roma la prima notizia è collegata alla cacciata dei suoi fedeli dall’Italia nel 139 a.C. Il serpente è l’animale più direttamente legato alla divinità, collegata a Zeus (qui simboleggiato dall’aquila) e Dioniso: secondo una tradizione orfica Sabazio-Dioniso nascerebbe dall’unione con Persefone di Zeus tramutatosi in serpente. L’ariete, la focaccia e il cratere per il vino sono possibili riferimenti ai sacrifici e ai convivi rituali. L’immagine di Mitra è l’unico caso attestato di associazione tra i due culti, oltre alla dedica a Sabazio presente in un mitreo di Ostia.