Kýlix attica di Oltos

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Kýlix attica di Oltos
Kýlix attica di Oltos
Kýlix attica di Oltos
Kýlix attica di Oltos
Sala XX. Collezione Astarita. Ceramica greca ed etrusca

Sul tondo interno, è rappresentata una menade in corsa con un tirso e un serpente avvolto su un braccio. All’esterno si sviluppano due scene: A. forse un combattimento di Eracle contro le Amazzoni (molto lacunoso); B. Nestore, Antiloco e scena di divinazione.
Nestore, identificato dall’iscrizione, è accanto a un giovinetto, con corta tunica, che porge a un guerriero il fegato di una vittima sacrificale per l’extispicio (divinazione attraverso l’esame del fegato dell’animale sacrificato). Il guerriero, che indossa una corazza su chitone, con elmo corinzio e scudo oplitico (toro per episema), è identificabile con Antiloco, figlio di Nestore e amato da Achille, destinato a perire per mano di Memnone [cfr. Anfora del Pittore della Piangente del Vaticano]. Chiude sulla destra una quadriga, sulla quale sta per montare un personaggio indossante lunga veste, identificato con Iris, messaggera degli dei. Affrontato è un giovane ammantato, con corona a foglie d’edera.
È attribuita a Oltos, una delle personalità di riferimento della prima produzione a figure rosse, che predilige la decorazione di kýlikes, con ricorrenti temi epici del ciclo troiano e soggetti dionisiaci.