Fregio con decorazione floreale e teste umane

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Fregio con decorazione floreale e teste umane
Fregio con decorazione floreale e teste umane
Sale V e VI. Terrecotte architettoniche e votive

Teste sorgenti da foglie di acanto tra elaborato motivo floreale, con fiori, foglie, germogli, girali, corolle, caratterizzano questo fregio a rilievo continuo. Una testa con corona di viti, forse Dioniso, affiancata da due eroti seminudi con rhytòn (vaso per bere o per libagione a forma di animale o di corno), si alterna a una testa femminile adornata da corona di vite con grappoli d’uva, attorniata da due amorini con nastri, nella quale è riconoscibile una menade o forse la stessa Arianna.
Il motivo con teste sorgenti e ricco ornato floreale, che in Etruria ritroviamo adottato anche nella scultura, nella ceramografia e nelle incisioni di specchi, riconduce all’Italia meridionale e in particolare al repertorio della ceramica apula.  Questo fregio si pone nell’ambito di un fenomeno di acquisizione di elementi dal mondo greco-italiota che caratterizza l’Etruria nella seconda metà del IV sec. a.C. [cfr. cista con amazzonomachia].