
Reparto per le Raccolte Etnologiche Anima Mundi
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Nel 1973, il Museo Missionario Etnologico fu trasferito dal Palazzo di San Giovanni in Laterano, andando ad aggiungersi agli altri Reparti dei Musei Vaticani.
Il nuovo museo fu affidato a Padre Joseph Penkowski SVD, che ideò un nuovo allestimento, suddiviso per continenti, nel quale poneva l’accento sia su aspetti culturali e religiosi autoctoni, sia su quei manufatti nati dall’incontro delle tradizioni locali con il cattolicesimo, che chiamò “Sintesi Missionaria”.
Don Roberto Zagnoli, giunto nel 1996, si dedicò alla cura e conservazione delle collezioni – istituendo il Laboratorio di Restauro Polimaterico e collaborando con numerosi studiosi italiani e stranieri – così come allo studio delle raccolte al fine di formare la banca dati del museo: la schedatura ora confluita nel nuovo sistema dei musei Collective Access. Nel corso del suo mandato, s’impegnò anche a far conoscere le collezioni a livello internazionale, partecipando a numerose e prestigiose mostre in Italia e all’estero.
Dal 2009 al 2023, durante il mandato di Padre Nicola Mapelli PIME, il Reparto si è dedicato ad un progetto di ri-connessione con le popolazioni indigene e al completo rinnovamento degli spazi espositivi.
Le ricerche sulla provenienza degli oggetti hanno permesso a Padre Mapelli, nel corso di alcuni viaggi di studio, di poter incontrare gli eredi di coloro che avevano realizzato o collaborato all’invio dei manufatti per l’Esposizione Missionaria Vaticana del 1925.
Nel 2019 è stata inaugurata la sezione “Oceania”, caratterizzata dall’innovativo aspetto museografico, dove gli oggetti sembrano sospesi e immediatamente fruibili dal visitatore. Il 18 ottobre 2019, il Museo ha avuto il privilegio di ospitare il Santo Padre che in quella occasione ha definito “casa viva” la rinnovata realtà culturale.
Nel dicembre del 2022 sono state inaugurate le aree espositive dedicate alle “Americhe” e all’”Africa”.
Attualmente, Nadia Fiussello – Curatore del Reparto per le Raccolte Etnologiche e prima donna nella storia a dirigere il Museo – sta lavorando per l’allestimento della sezione “Asia” con un progetto che, in armonia con il resto del museo, vuole dare un particolare risalto ad alcuni aspetti iconografici, come ad esempio la “Foresta dei Buddha” dove saranno esposte statue buddhiste di tutta l’Asia per un confronto stilistico tra le rappresentazioni iconiche del Buddha.
Dal 2023, il Reparto ha ampliato il suo staff con due assistenti: Romina Cometti per le “Americhe” e Jean-François Genotte per l’”Africa”.
Il Reparto, con i suoi oltre 80.000 oggetti provenienti da tutto il mondo (Africa, Americhe, Asia, Europa, Oceania) e coprendo un arco temporale che va dal Paleolitico ai giorni nostri grazie ai doni ricevuti (incluso quelli offerti ai vari Pontefici), continua ad essere un reparto “vivo” che si arricchisce di “nuove” e contemporanee forme d’arte.