Musei Vaticani e 80° dei Patti Lateranensi
Musei Vaticani e 80° dei Patti Lateranensi

Musei Vaticani e 80° dei Patti Lateranensi

3 dicembre 2009, ore 18.30
Braccio Nuovo

Il 3 dicembre 2009, ore 18.30, presso il Braccio Nuovo è stato presentato il volume "I Musei Vaticani nell'80° Anniversario della firma dei Patti Lateranensi. 1929-2009" a cura di Antonio Paolucci e Cristina Pantanella.

Sono intervenuti Sua Eminenza il Card. Giovanni Lajolo, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, e il Prof. Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani

"Il catalogo illustrato di un museo fa vedere le opere in esso raccolte; - spiega Sua Eminenza il Cardinale Giovanni Lajolo nel testo di presentazione - questo libro fa vedere invece che cos'è il Museo, o meglio, questo grappolo di Musei che è venuto germinando intorno al primo piccolo, prezioso nucleo di opere, risalente a Giulio II. Esso ne rivela non tanto l'unicità tra i grandi musei del mondo, dovuta alla natura delle singole raccolte e alla tipicità delle opere stesse, più che non al loro numero, quanto piuttosto la fisionomia propria e, direi, quel pulsare nel profondo, che lo caratterizza". 

"Tutto quello che è avvenuto negli ultimi ottanta anni nei musei del Papa - illustra il Prof. Antonio Paolucci - (trasformazioni edilizie, addizioni di nuovi settori collezionistici, acquisti, mostre, restauri, scoperte scientifiche, attività editoriali e didattiche, etc.) si affida a una bibliografia imponente che però è in gran parte dispersa nelle sedi e per le occasioni più diverse. Per questo motivo è sembrato giusto e soprattutto utile raccogliere in un unico volume gli ultimi ottanta anni nella storia di un museo (anzi di un sistema di musei) che non ha confronti nel mondo e che è oggetto costante delle attenzioni della comunità scientifica internazionale. Sono convinto che gli studiosi italiani e stranieri, scorrendo il sommario con i numerosi e diversi contributi specialistici, consultando i folti, preziosi indici e il corredo bibliografico ricco di titoli rari e spesso incogniti, non potranno che esserci grati".