Intrecci africani. Paraventi Insika del Ruanda
Intrecci africani. Paraventi Insika del Ruanda

Intrecci africani. Paraventi Insika del Ruanda

Storia e restauro

Giovedì 16 marzo 2023, ore 16.00
Sala Conferenze dei Musei Vaticani - in presenza e in diretta streaming

Il Giovedì dei Musei del 16 marzo ci condurrà in Ruanda, alla scoperta dei preziosi paraventi Insika e del recente restauro che li ha visti protagonisti nel Laboratorio Polimaterico dei Musei Vaticani, coordinato dalla Responsabile Stefania Pandozy, sotto la direzione scientifica del Curatore del Museo Etnologico Vaticano Anima Mundi, p. Nicola Mapelli.

Realizzati in bambù e fibre vegetali intrecciate, gli insika sono tra i rari testimoni della sofisticata e complessa società ruandese, riflessa anche nella raffinatezza della tecnica esecutiva. Grazie alle ricerche bibliografiche e d’archivio, supportate altresì da fruttuosi scambi con istituzioni e studiosi internazionali, sono state raccolte molte utili informazioni su questa tipologia di manufatti tutt’ora poco studiati. La tessitura e l’intreccio delle fibre venivano per lo più realizzati dalle donne di alto rango che, nel rispetto della tradizione, riproducevano motivi decorativi stabiliti e convenzionali, dalle forme geometriche ispirate al mondo animale e vegetale.
Il singolare intreccio di linee, nonché il dinamico disegno di chiaroscuri, facevano di questi paraventi gli elementi d’arredo ideali per delimitare, con eleganza e preziosità, i diversi ambienti all’interno delle residenze regali, creando così zone riservate per le varie attività quotidiane.

I due insika oggetto della conferenza, originali del Ruanda, furono inviati tramite i Padri Bianchi per l’Esposizione Missionaria Vaticana del 1925. Oggi sono accessibili ai visitatori nel Museo Etnologico Vaticano Anima Mundi, lungo il rinnovato percorso espositivo “Africa”, appena aperto al grande pubblico.
Nel 2022, il precario stato di conservazione e la fragilità dei materiali costitutivi hanno reso necessario un importante intervento di restauro, preceduto non solo da un accurato studio delle tecniche d’intreccio e di tessitura, ma anche da puntuali indagini diagnostiche sulle diverse tipologie di fibre vegetali impiegate, così come sui pigmenti e leganti utilizzati.

Il restauro è stato realizzato con il generoso sostegno dei Patrons of the Arts in the Vatican Museums che hanno “adottato” con slancio il progetto, seguendone da vicino tutte le diverse fasi esecutive.