
Fototeca MV: digitalizzate tutte le lastre su vetro custodite negli storici armadi originali
Concluso il programma di digitalizzazione di tutte lastre fotografiche su vetro custodite negli armadi originali della Fototeca dei Musei Vaticani, ed ora finalmente consultabili sul web grazie anche ad un meticoloso e parallelo lavoro di catalogazione.
Il progetto – coordinato nelle sue diverse fasi dalla Responsabile del Servizio scientifico Paola Di Giammaria – è stato avviato nel novembre del 2016 su impulso del Direttore Barbara Jatta e ha interessato il prezioso e cospicuo nucleo storico di circa 41.000 lastre gelosamente custodite nei 36 schedari storici risalenti al 1932.
I risultati di una prima fase del processo di digital transformation sono già stati presentati e condivisi nel 2021 in occasione della conferenza “La Fototeca dei Musei Vaticani. Tecnologia e conservazione al servizio della conoscenza”, nell’ambito della rassegna Il Giovedì dei Musei.
Oggi, i Musei del Papa tagliano un nuovo e importante traguardo con il completamento del complesso e articolato piano di messa in sicurezza, restauro, archiviazione e digitalizzazione dell’inestimabile raccolta di fotografie storiche, messe ora a disposizione della comunità scientifica internazionale per una consultazione più autonoma, moderna ed esaustiva (più di 10.000 le lastre accessibili online).
Per il suo straordinario valore storico e artistico, la collezione vaticana di lastre su vetro costituisce il “cuore’ pulsante dei Musei: in totale 50.000 preziosi esemplari unici, con soggetti che spaziano dalle opere e dagli ambienti delle collezioni pontificie fino ai paesaggi, monumenti, palazzi, chiese, scavi archeologici di Roma, così come di altre località italiane, coprendo un arco temporale che va dal 1860 circa fino agli anni '40 del Novecento. In testa il Fondo Moscioni – costituito da circa 15.000 lastre del fotografo Romualdo Moscioni (1849-1925) giunte nei Musei Vaticani nei primi anni '30 del Novecento – insieme agli esemplari di altrettanto note dinastie di fotografi, come gli Alinari, Anderson, Brogi, Danesi, Faraglia, Felici e Sansaini.
Già calendarizzato anche l’ultimo intervento sul restante lotto di circa 9.000 lastre, in gran parte provenienti invece dai depositi – come gli inediti esemplari Moscioni e il Fondo Danesi – e da nuove acquisizioni (Fondo Busiri Vici).