Dalla parte delle cornici
Dalla parte delle cornici

Dalla parte delle cornici

Progetto di catalogazione e riordino nei Musei Vaticani    

Giovedì 15 maggio 2014, ore 16.00
Sala Conferenze, Musei Vaticani

Oggetto di attenzione speciale del prossimo Giovedì dei Musei, il 15 maggio alle ore 16.00, saranno quei materiali "minori" conservati nei depositi dei Musei Vaticani, quali cornici smontate, piccoli arredi, elementi decorativi, accessori o vecchi telai che, per la prima volta, sono interessati da un piano di catalogazione.
"Dalla parte delle cornici. Progetto di catalogazione e riordino nei Musei Vaticani" è il titolo dell'incontro che, presso la Sala Conferenze dei Musei, presenterà al pubblico il nuovo progetto e le professionalità coinvolte.
La conferenza sarà introdotta dal professor Antonio Paolucci che lascerà poi la parola ai relatori: Vittoria Cimino, Responsabile dell'Ufficio del Conservatore dei Musei Vaticani, Alessandra Uncini, Responsabile dell'Inventario Generale dei Musei Vaticani, Luca della Giovampaola, Responsabile dell'Ufficio Supporto Tecnologico dei Musei Vaticani e Paolo Giuliani, ricercatore e consulente presso la Fototeca e l'Ufficio del Conservatore.

Segue un estratto dell'intervento di Vittoria Cimino:

Il Progetto di catalogazione di oggetti non inventariati nasce nell'ambito di una recente riorganizzazione dei Piani di cura e manutenzione dei Depositi dei Musei Vaticani.

Questi sono abbastanza numerosi, più di 35, e differentemente strutturati.

Si va dai depositi-modello, dove le opere sono tutte catalogate e correttamente inventariate, in buono stato di conservazione e disposte secondo criteri validi anche dal punto di vista estetico, mantenendo a volte il fascino delle raccolte ottocentesche, a quelli superfunzionali e dotati delle più moderne tecnologie, in grado di garantire parametri ambientali ottimali.

Vi sono poi depositi "spontanei", ambienti che non sono nati con questa specifica funzione ma che l'hanno acquisita nel tempo, divenendo una sorta di "spazio di compensazione" dove poter accantonare, e così preservare dalla dispersione, gli oggetti più diversi. Il "Deposito ex cornici" era uno di questi. Nel 2012 è stato destinato a nuovo uso e la necessità di eseguire il suo svuotamento, provvedendo a collocare quanto conteneva, ha costituito per i Musei l'occasione di affrontare una problematica inusuale. Infatti, mentre per le opere d'arte inventariate esisteva una prassi consolidata (revisione, documentazione, eventuale inventariazione o aggiornamento di questa, messa in sicurezza e collocazione), per tutti gli altri materiali presenti si dovevano stabilire idonee procedure.

In altri tempi, molti di questi materiali "minori" forse sarebbero andati persi. Ora, una nuova sensibilità verso gli oggetti che non hanno il rango di opera d'arte, ma che desideriamo comunque conservare perchè testimonianze materiali di antiche scelte di gusto e di passate tecniche di restauro, ci ha spinto a introdurre un Piano di catalogazione degli oggetti non inventariati. Fossero cornici smontate, piccoli arredi, elementi decorativi o accessori, antiche integrazioni di restauro smontate e sostituite, vecchi telai o "parchettature" di tavole, intagli o elementi di sostegno, gli obiettivi erano gli stessi: costruire un catalogo aggiornabile in grado di garantire a tali oggetti facilità di consultazione, prelievo e utilizzo, reperibilità, tracciabilità degli spostamenti, possibilità di riconoscimento.

Per far questo è stato necessario creare un data-base che raccogliesse le principali informazioni (immagini fronte/retro, descrizione, misure, note particolari, ecc...) degli oggetti e che consentisse di riportare e aggiornare la collocazione data. Tale piattaforma avrebbe dovuto: contenere i riferimenti per effettuare ricerche incrociate con il sistema di schedatura in uso presso l'Inventario Generale e con quello dell'Archivio dei Laboratori di Restauro; permettere il riconoscimento dei pezzi, a volte frammentari e ristabilire il collegamento cornice/dipinto, grazie alla consultazione e sistematizzazione in cartelle dell'immensa documentazione conservata presso la Fototeca dei Musei.

L'operazione è iniziata e ha cominciato a dare buoni frutti. La ricognizione e il riordino del grande, per certi versi inesplorato, "Deposito ex cornici" ha prodotto una straordinaria collaborazione tra tutte le realtà del museo. Un grande lavoro di squadra che separatamente, ma più spesso contemporaneamente e non di rado con problemi di ingombro fisico, ha visto coinvolti i Reparti scientifici, l'Inventario Generale, i Laboratori di Restauro, l'Archivio Storico e l'Archivio dei Laboratori, la Fototeca, l'Ufficio del Conservatore, la Custodia, l'Ufficio Supporto e la Squadra Manutenzione.

Si è fatto ricorso anche a collaborazioni esterne: la ditta Croma ha eseguito un "packaging" leggero e trasparente quanto affidabile e sicuro, la ditta Area il trasporto su ruote del primo lotto di oggetti nei nuovi depositi appositamente attrezzati. Un pensiero riconoscente va alla Direzione dei Musei che ha sostenuto il progetto fin dall'inizio; un ringraziamento speciale al dott. Paolo Giuliani, storico dell'arte ed esperto di catalogazione che, sotto la responsabilità della dott.ssa Paola Di Giammaria (Fototeca dei Musei Vaticani), ha visionato e memorizzato migliaia di immagini.

Il progetto è partito: l'incontro del "Giovedì dei Musei" e l'illustrazione delle modalità d'uso è destinato ai Curatori di Reparto, ai Restauratori, agli Studiosi, a tutti coloro che quotidianamente devono arredare, restaurare, allestire, riconoscere. È rivolto a tutti coloro che, fuori dai Musei Vaticani, possono trovarvi occasioni di aggiornamento e confronto.